Partendo da un modello di giustizia riparativa e dalla necessità di valorizzare il ruolo della vittima nell’ambito del processo penale minorile, la mediazione si inserisce tra gli interventi tutelari, con la finalità di responsabilizzare il reo da un lato, e dare voce alla sofferenza della parte lesa dall’altro.
L’ipotesi che abbiamo sviluppato è stata quella di ritenere che la mediazione rappresenti già di per sé una forma di riparazione psicologica; di immaginare che nel corso dell’incontro di mediazione si realizzi la prima e più significativa forma di responsabilizzazione, consistente nell’accogliere e farsi carico, da parte del minore che delinque, delle azioni e reazioni della vittima, rivendicative del bisogno di giustizia: una giustizia non formale, ma “personale”.
Si struttura così quella che abbiamo chiamato la giustizia delle emozioni, che poggia sia sul bisogno concreto della vittima di essere riconosciuta come soggetto danneggiato, non rispettato, sia sul bisogno del reo di essere ascoltato ed accolto nelle sue diversità e difficoltà.
Mediazione penale nel processo minorile
Le prime sperimentazioni nella realtà barese si realizzano con riferimento al diritto penale minorile. Il reato non rappresenta solo la violazione di una norma di diritto, ma anche e, soprattutto, la rottura di un legame sociale. Il ripristino della relazione interrotta è possibile attraverso il confronto tra due sofferenze, l’incontro di due esseri umani e non di due categorie.
Mediazione penale nel processo penale adulti
Il DDL del 2 aprile 2014 in materia di pene detentive non carcerarie, ha finalmente introdotto la mediazione vittima reo anche nel contesto del processo penale degli adulti. La riforma prevede la possibilità per gli imputati di poter richiedere la sospensione del procedimento con messa alla prova e fare ricorso alla mediazione penale vittima-reo mediante centri pubblici o privati.
In ragione di questa innovazione legislativa, la mediazione penale è chiamata a svolgere un ruono centrale nel contesto del processo penale, in attesa dell’attuazione in Italia della direttiva 29/2012 relativa alla tutela vittima nel processo penale e della Restorative Justice.